24 persone e un corpo per contenerle. Questa è la vera storia di Billy Milligan, il primo individuo nella storia degli Stati Uniti a essere stato dichiarato non colpevole di gravi crimini per ragioni di infermità mentale a causa del disturbo dissociativo d’identità o, “volgarmente”, il disturbo di personalità multipla.
Billy nasce a Miami Beach nel 1955, ed è un bambino come tanti altri, ma nel 1959, il padre si suicida e il piccolo Billy mostra i primi segni di dissociazione.
Per proteggersi da un mondo esterno troppo doloroso da cui il suo Sé deve difendersi, comincia a disgregarsi per sopravvivere e proteggere il suo mondo interno, seppur in forma scissa. Quando il secondo marito della madre abusa di lui, il mondo interno di Billy si frantuma definitivamente.
Il Disturbo Dissociativo dell’Identità, non è un disturbo così raro, secondo l’APA circa 71 milioni di persone nel mondo ne soffrirebbero, sebbene, casi gravi e complessi come quello di Billy sono solo una piccola percentuale mentre più numerosi sono i casi di due personalità. Alla base di questo disturbo ci sono spesso esperienze di violenza cronica e subite durante l’infanzia, poiché di fronte a ripetute violenze, la psiche dell’individuo mette in atto un meccanismo inconscio di dissociazione durante la quale alcuni elementi psichici si separano dal restante sistema.
L’esistenza di questo disturbo è stata a lungo dibattuta, ma oggi, la matrice traumatica del Disturbo dissociativo è confermata, tanto da essere inclusa nel DSM 5 o accanto ai disturbi da trauma.
Billy ha vissuto gran parte della sua vita in stato confusionale, con rari momenti di lucidità. Passando continuamente da una personalità all’altra, non riusciva a giustificare gli avvenimenti in cui era coinvolto e aveva continue amnesie. I rari momenti di consapevolezza, intollerabili per Billy, lo inducevano a tentare il suicidio.
Ma quante personalità convivono in Billy? C’era Arthur, 22 anni, inglese e razionale; Ragen, 23 anni, lo jugoslavo, il guardiano dell’odio; Allen, 18, l’artista del raggiro; Tommy, 16, il mago della fuga; Danny, 14, il ragazzo spaventato; David, 8, il guardiano del dolore; Christene, 3, una bambina dislessica; Christopher, 13, il fratello di Christene; Adalana, 19, che si occupa della casa ed è omosessuale e molti altri.
Ogni personalità ha il suo modo di percepire, relazionarsi e caratteristiche anche molto diverse tra loro come il nome, il sesso, il tono di voce, l’età, la calligrafia, la gestualità, il temperamento, le abilità. Secondo lo psichiatra americano Coons, che alla fine degli anni ‘90 ha condotto uno studio su 50 pazienti che avevano un Disturbo Dissociativo, ogni personalità potrebbe addirittura mostrare allergie e malattie differenti (per esempio disturbi della vista) oltre che proprie memorie autobiografiche.
Le diverse personalità si manifestano a seconda degli stimoli provenienti dall’ambiente e il passaggio da una personalità all’altra avviene in uno stato di trance rapidissimo. Frank Putnam, uno psichiatra che seguì il caso di Billy Milligan, descrive così il passaggio da una personalità all’altra: “Il corpo di Milligan sembrò ritirarsi in se stesso. Impallidì, e gli occhi si velarono come se fossero sul punto di rovesciarsi. Muoveva le labbra come se stesse parlando con se stesso. Gli occhi di Milligan vagavano da una parte all’altra. Si guardò in giro, come qualcuno che si è appena svegliato da un profondo sonno”.
Billy trascorre un’adolescenza in uno stato di perenne confusione, forse è comprensibilmente depresso. A quindici anni viene ricoverato per la prima volta in un ospedale psichiatrico, il Columbus State Children’s Hospital, dove gli viene diagnosticata una “nevrosi isterica con aspetti passivo-aggressivi”. Gli scorci di “lucidità” diventano sempre più rari, e causano per di più sensazioni di forte disorientamento. A 16 anni tenta il suicidio per la prima volta e In quell’occasione una delle personalità, Ragen, prende il controllo totale della sua coscienza, impedendogli di uccidersi.
In seguito a quell’episodio Billy viene tenuto per ben sette anni in un completo stato di incoscienza dalle sue personalità “dominanti” che continuano ad alternarsi nel suo stato di coscienza, conducendo al suo posto la vita sociale che gli spetta, manifestandosi singolarmente a seconda delle situazioni da affrontare.
Nel 1977, all’età di ventidue anni viene arrestato con l’accusa di aver rapito, rapinato e violentato in pieno giorno tre studentesse della Ohio State University, ma durante il processo, gli avvocati della difesa riescono a dimostrare che non può essere ritenuto responsabile dei crimini di cui è imputato, poiché sono stati compiuti da una delle personalità.
In questo video quasi introvabile, si può vedere il passaggio da una personalità all’altra durante un colloquio.